Brahma Kumaris Italia Raja Yoga

Di Mike Georgeestratto dal testo “Non ti arrabbiare diventa saggio”

Proprio al centro della tua coscienza c’è una sorgente di pace che è anche la tua forza. Come al centro di un ciclone esiste un luogo di calma, così al centro del tuo ciclone emotivo c’è uno spazio dal quale puoi sempre attingere la pace di cui hai bisogno. Il modo per giungervi è praticato da migliaia di anni in Oriente. Si chiama meditazione.

Più che una tecnica, la meditazione è un processo che serve a espandere la coscienza.

La meditazione non è negazione del mondo esterno per come è. La meditazione è un processo di guarigione del nostro mondo interiore. Essa permette di dissolvere le illusioni delle molte false identità basate su cose esterne come lo status, il potere e i beni materiali. E’ un processo grazie al quale riscopri il vero senso di te in quanto essere completo e integro, quale sei sempre stato. Una volta completato questo lavoro interiore, il mondo esterno viene appresso di conseguenza, poiché ne è il riflesso.

Veramente la domanda dovrebbe essere: “Come entro in collegamento con il mio nucleo interiore?”

Prima di qualunque altra cosa, la meditazione insegna a non farci coinvolgere dai nostri pensieri, ma a distaccarcene per poi poterli osservare. Proprio come non ti è possibile togliere tutta la gente dalla stazione solo perché TU hai un treno da prendere, alla stessa maniera non puoi eliminare tutti i pensieri dalla coscienza solo perché vuoi arrivare alla pace interiore. Perlomeno fino a che non sarai diventato un abile meditatore.

Nell’iniziare la tua meditazione, sii pronto a rifiutare il coinvolgimento ogni qualvolta ti si presentino vecchi pensieri e ricordi. Lasciali passare. Nel farlo scoprirai che ti sentirai sempre più calmo. E sarà come se fosse la tua calma interiore ad arrivare a te. E’ come se sotto le pensiline venisse diffusa l’informazione che non ti fermerai a parlare con nessuno lungo il percorso. Nel caso in cui, a causa di una momentanea perdita di consapevolezza, cominciassi a farti prendere e magari ti perdessi in un pensiero, ricordo o cruccio, non appena te ne sarai reso conto, distaccatene e vai oltre. A volte può anche tornare utile mormorare interiormente di tanto in tanto:

“Sto ritornando alla pace che sono”. E prima ancora di saperlo, ti accorgerai di essere arrivato, di sentirti interiormente in pace, e in quel momento saprai di essere pace. Sarai in pace, sarai nella pace, sarai la pace stessa.

E ti sembrerà di non aver mai provato un tale piacere da molto tempo.